sindrome da rientro: come affrontarlo?

Finite le vacanze e tornati al lavoro, una persona su dieci presenta i sintomi di quella che è definita come una vera e propria sindrome da rientro. Mal di testa, irritabilità, difficoltà di concentrazione, senso di affaticamento cronico…e di conseguenza difficoltà generale a gestire la quotidianità del rientro nella routine del posto di lavoro, sono i sintomi della sindrome da rientro dalle vacanze! Ma come affrontare il ritorno dalle ferie?

Come gestire la Sindrome da rientro

Tuttavia, per molte persone, il rientro dalle ferie può essere estremamente stressante e traumatico, portando ad un’ansia da rientro al lavoro. Questo stress da rientro può essere causato da molteplici fattori, come il ritorno alla routine quotidiana, il carico di lavoro accumulato durante l’assenza e il confronto con colleghi e responsabilità.

Anche se in realtà questo succede però non solo dopo il rientro dalle ferie, quando si presuppone (e forse ci si illude!) di aver ricaricato le batterie fisiche e mentali. In realtà la sindrome da rientro avviene anche nel fatidico giorno più temuto da tutti: il lunedì, al rientro dalla pausa del weekend, può rappresentare uno scoglio per riprendere con la giusta carica una nuova settimana di attività.

Abbandonare lo stato di rilassatezza del fine settimana per rituffarsi nel caotico tran-tran quotidiano ci può mettere infatti a dura prova.

Il post ferie può quindi diventare un momento difficile da affrontare, soprattutto per coloro che hanno trascorso un periodo di riposo prolungato e si trovano di fronte ad un carico di lavoro pesante. Per questo motivo, il rientro dalle ferie dovrebbe essere, dovrebbe essere gestito in modo da evitare lo stress e l’ansia da rientro al lavoro. Ma come? Per far fronte alla sindrome da rientro dalle vacanze, può essere utile seguire alcuni consigli pratici consiglio per migliorare l’organizzazione e l’efficienza nel lavoro…e ridurre lo stress!

  1. Prendersi il tempo di riflettere prima di agire

Un’organizzazione efficiente va pianificata. Fate dunque una lista dei compiti da svolgere durante la settimana.

2. Individuare un ordine di priorità

Anche se avete un cervello multitasking che ama la complessità, non darsi un ordine aumenta la pressione e di conseguenza lo stress. Selezionate i 5 compiti più urgenti per la giornata e iniziate da quello che amate fare di meno, evitando così di confinare un compito sgradito a un momento di stanchezza e demotivazione.

3. Rispettare la sequenza di azioni

Ogni compito è composto da una sequenza di azioni che possono essere svolte in un arco di tempo che va dai 10 ai 20 minuti e che va rispettata! Procuratevi perciò tutto ciò che vi serve per svolgere il compito in modo da evitare di dover fare avanti e indietro alla ricerca di materiali, documenti, strumenti ecc.. Poi iniziate le fasi di lavoro rispettando l’ordine che avete individuato e concentrandovi su un’azione alla volta. Se state lavorando su più attività contemporaneamente, svolgete insieme compiti dello stesso tipo piuttosto che saltellare da un task all’altro senza soluzione di continuità per aumentare l’efficienza e l’efficacia del lavoro e ridurre lo spreco di energie.

4. Prendere una pausa

Ogni 3 o 4 operazioni (o ogni ora) il vostro cervello ha bisogno di una piccola pausa. Se potete alzarvi, fate una breve passeggiata per rimettere in moto il vostro corpo. Altrimenti comunque stiracchiatevi un po’, dedicate qualche minuto alla respirazione consapevole, idratatevi con un bel bicchiere d’acqua!

5. Depennare i compiti dalla lista

Depennate con gioia e soddisfazione il compito dalla lista quando lo avrete portato a termine. Avere vicino una prova visiva del lavoro svolto vi manterrà motivati e vi restituirà un bel senso di autoefficacia.

Quanto dura la sindrome da rientro?

La durata della sindrome da rientro può variare da persona a persona e dipende da diversi fattori, come la durata della vacanza, il livello di stress o di relax durante la vacanza stessa, le aspettative sulla vita quotidiana al ritorno e il supporto sociale disponibile. In genere, i sintomi da ritorno dalle vacanze tendono a scomparire entro una settimana o due, ma in alcuni casi possono persistere per un periodo più lungo.

È importante notare che la sindrome da rientro non è una condizione medica grave e che spesso scompare naturalmente con il tempo. Tuttavia, se i sintomi persistono o peggiorano, è sempre consigliabile consultare un medico o un professionista della salute mentale per valutare la situazione e ricevere eventuali consigli o trattamenti appropriati.