Psicoterapia EMDR: come funziona? E in cosa consiste?

Che cos’è l’EMDR? E in che cosa consiste? In questo articolo vogliamo spiegarti come funziona il metodo EMDR per la guarigione che avviene tramite il movimento Oculare.

Psicoterapia EMDR cos’è?

In cosa consiste la terapia EMDR? Innanzitutto, devi sapere che l’acronimo EMDR sta per “Eye movement Desensitization and Reprocessing”, che significa desensibilizzazione e rielaborazione tramite i movimenti oculari.

Quindi possiamo dire che la terapia psicologica emdr è un approccio terapeutico. Infatti, secondo il Presidente dell’Associazione Italiana EMDR, Isabel Fernandez, l’approccio EMDR è entrato nella storia della psicoterapia quando è stato pubblicato il primo articolo di Francine Shapiro: “Efficacy of the eye movement desensitization procedure in the treatment of traumatic memories” in Journal of Traumatic Stress (1989). In questo articolo l’autrice racconta i risultati che riguardano le scoperte scientifiche e dell’efficacia del metodo per il lavoro con il trauma.

In psicologia il metodo EMDR inizialmente veniva utilizzato per trattare gli eventi postraumatici dei reduci di guerra americani che tornavano dal conflitto in Vietnam. Solo successivamente venne esteso anche all’elaborazione di altri eventi traumatici.

Secondo la tecnica EMDR alla psicoterapia, quando un’esperienza disturbante supera la capacità di elaborazione di un individuo, si verificano delle difficoltà nel collegare le risorse interne necessarie per sviluppare una strategia adattiva. Il ricordo dell’evento traumatico o stressante viene immagazzinato nel cervello nella sua forma originale; quindi, le emozioni intense che si provano come rabbia, dolore o rancore possono persistere a lungo, anche per eventi avvenuti in passato. Vuol dire quindi, che il nostro cervello non riesce a elaborare correttamente l’evento nel momento in cui si presenta; pertanto, le sue tracce restano nel cervello in forma grezza.

Questo è il contesto in cui l’EMDR, come tecnica di trattamento psicologico, gioca un ruolo significativo nella psicoterapia, aiutando a riorganizzare e integrare tali esperienze per favorire il recupero psicologico.

Tecnica EMDR come funziona

Il metodo può essere utilizzato solo da uno psicoterapeuta qualificato che abbia svolto la formazione specifica. Spetta al terapeuta o allo psicologo EMDR identificare in fase anamnestica le esperienze che sono alla base dei disturbi o delle problematiche che il paziente porta in terapia. Non devono necessariamente essere traumi estremi in quanto anche eventi che possono sembrare di lieve entità possono essere causa di problematiche croniche.

Con l’EMDR i ricordi traumatici che sono responsabili delle angosce presenti dei pazienti vengono localizzati ed elaborati. Quando il ricordo viene elaborato, i nuovi eventi del presente non attivano più gli stessi sentimenti o emozioni esperite nel passato. Una volta che l’elaborazione è terminata le convinzioni negative, i sintomi e le emozioni interne legate al ricordo spariscono e le reazioni presenti smettono di essere il prodotto di ricordi provenienti dal passato.

Il trattamento permette al paziente di avere molte intuizioni e insighte raggiungere per proprio conto le soluzioni più adeguate al suo problema. Con l’EMDR non vengono forniti strumenti al paziente per convivere con il problema ma per rimuoverlo. Una volta che il problema viene rimosso, il sintomo cessa di esistere.

Ma come funziona l’EMDR in psicoterapia? Il metodo psicologico EMDR, si svolge seguendo otto fasi che prevedono:  

  • Il concetto: il terapeuta EMDR raccoglie la storia del paziente mettondo a punto il piano terapeutico.
  • La preparazione: il terapeuta spiega al paziente in che cosa consiste l’EMDR e come si svolgerà la terapia. In questa fase si può lavorare sulle risorse del paziente utili all’elaborazione del trauma.
  • Assessment: il psicologo (EMDR), raccoglie le informazioni sull’evento traumatico fulcro dell’elaborazione. Chiede al paziente di identificare la parte peggiore dell’esperienza traumatica e la convinzione negativa di sé che accompagna l’immagine, le emozioni corporee associate. Identifica anche la cognizione positiva, ovvero quello che il paziente vorrebbe pensare su di sé in relazione all’esperienza negativa.
  • Desensibilizzazione: l’elaborazione del ricordo avviene attraverso la stimolazione oculare alternata di entrambi gli emisferi cerebrali (attraverso la stimolazione visiva, o altre forme come il tapping o suoni alternati). Il terapeuta chiede al paziente di notare tutto ciò che accade durante la stimolazione (es. sensazioni corporee, emozioni, pensieri collegati, immagini). La fase si conclude quando il paziente non prova più fastidio pensando all’esperienza traumatica.
  • Installazione della convinzione positiva: viene legata la cognizione positiva all’evento traumatico che è stato desensibilizzato, si può notare subito nel paziente uno stato di calma a livello corporeo ed emotivo.
  • Scansione corporea: il terapeuta si assicura che il paziente a livello corporeo non provi più blocchi, tensioni o residui di disagio.
  • Chiusura: il terapeuta aiuta il paziente ad autoregolarsi per tornare a una condizione di stabilità emotiva. Informa il paziente che tra una seduta e l’altra può continuare l’elaborazione e possono emergere nuovi dettagli per questo è importante che annoti tutti i cambiamenti.
  • Rivalutazione: avviene la seduta successiva all’elaborazione per determinare eventuali residui di fastidio. Questa fase è importante perché il terapeuta si assicura che il processo sia completato.

I traumi trattati con l’approccio EMDR

La terapia EMDR può essere trattata nei seguenti casi:

I piccoli traumi, con la “t” minuscola, possono sembrare a prima vista poco rilavanti, ma quando vengono reiterati nel tempo possono risultare altamente disturbanti. Umiliazioni o svalutazioni da parte di conoscenti, genitori o parenti esperite in pubblico; negligenze o incuria da parte delle figure di accudimento, possono costituire piccoli traumi.

I grandi traumi invece, con la “T” maiuscola, mettono in pericolo la vita della persona o dei loro cari. Omicidi, aggressioni, gravi incidenti stradali, stupri, abusi, terremoti, lutti inaspettati sono grandi traumi. Un evento traumatico, per essere definito tale, deve comportare una risposta di paura, senso di vulnerabilità e orrore, così come citato nella descrizione del disturbo post traumatico da stress dal DSM-IV-TR.

Cosa succede dopo una seduta di EMDR?

Solitamente dopo il trattamento EMDR, o durante le sedute, si possono verificare dei possibili effetti collaterali, tra questi sorgono:

  • Mal di testa: durante la psicoterapia EMDR, il paziente potrebbe presentare dei mal di testa, che spesso però sono momentanei e passano in poco tempo.
  • Fatica: con la terapia EMDR, il paziente potrebbe stancarsi, in quanto durante questa fase vengono attivate molte energie emotive.
  • Sogni vividi: la tecnica EMDR può portare al paziente durante il trattamento a vivere sogni intensi; pertanto, si rivela una conseguenza che il trattamento sta funzionando.
  • Aumento dei sintomi: durante alcune sedute EMDR nel paziente si possono manifestare alcuni sintomi temporanei come tristezza, rabbia, panico, ansia.

La Terapia Emdr Funziona?

Francine Shapiro sperimentò per prima, su sé stessa e per caso, mimando i movimenti spontanei del sonno REM, gli effetti della stimolazione bilaterale sul suo umore. I movimenti oculari usati durante la terapia EMDR stimolerebbero lo stesso tipo di connessioni biologiche e di processi benefici che si creano nel sonno REM. Durante questa fase del sonno l’apprendimento si consolida perché pensieri e informazioni si integrano con altri ricordi.

La ricerca ha dimostrato che se una persona impara una certa abilità e le viene impedito di entrare nella fase REM del sonno ciò che ha appreso può andare perduto. Durante il sonno REM il cervello consente alle appropriate connessioni neuronali di fare le associazioni necessarie. Il ricordo viene elaborato e trasformato in una forma più adattiva e utilizzabile. Ecco perché capita di andare a letto preoccupati per qualcosa ma di svegliarsi più sereni o con una soluzione.

Purtroppo, può accadere che alcuni eventi traumatici non riescano ad essere elaborati dal sistema cerebrale che resta perturbato e non in grado di portare a risoluzione il ricordo negativo durante il sonno REM. Questo tipo di esperienza viene definita incubo.

Gli incubi riflettono l’impossibilità di elaborazione di un ricordo e la riattivazione di emozioni legate ad esso.

La differenza è che durante le sedute di terapia EMDR i pazienti restano svegli e mantengono il pieno controllo delle proprie facoltà; quindi, sono pienamente coscienti delle associazioni che si vengono a creare.

Il terapeuta o psicologo EMDR, attraverso le sedute accede al ricordo disturbante del paziente, fa partire il sistema cerebrale di elaborazione delle informazioni, guida le procedure e monitora gli effetti. Il paziente a seguito dell’elaborazione può istituire connessioni interne che si manifestano in cambiamenti positivi delle emozioni, intuizioni, nuovi ricordi e una migliore comprensione dei problemi della sua vita passata, presente e futura.